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L'industria delle bioscienze in Italia conta più di 1.200 società, tra cui aziende farmaceutiche, di biotecnologia e laboratori medici.

Sia in Italia che su scala mondiale si prevede una solida crescita per il settore delle bioscienze, sull'onda dell'innovazione, delle esigenze di una popolazione che invecchia e dell'aumento di malattie croniche e contagiose.

A livello globale, ad esempio, si attendono con grande entusiasmo approcci moderni e innovativi alle sperimentazioni cliniche per rendere più efficienti ed efficaci alcuni processi che attualmente comportano tempi lunghi e costi elevati.

I rapidi sviluppi nell'ambito dell'intelligenza artificiale (IA) possono contribuire a migliorare considerevolmente la diagnosi e la cura.

Grazie a queste e ad altre innovazioni è possibile ridurre molti rischi esistenti ma, allo stesso tempo, si introducono nuove minacce, tipiche del XXI secolo. Ad esempio, la diffusa applicazione dell'IA nella diagnosi di determinate malattie potrebbe ridurre l'incidenza di diagnosi errate. Nel contempo, è probabilmente destinato a crescere il rischio di violazione di dati a discapito della riservatezza delle informazioni sul paziente.


Rischi noti e non noti

Se è vero che le implicazioni legate ai rischi derivanti da questi e altri sviluppi correlati possono attualmente essere soltanto immaginate a grandi linee, il settore assicurativo ha l'obbligo di sostenere - e non ostacolare - l'innovazione tecnologica nel settore delle bioscienze.

Tuttavia, esistono innumerevoli rischi noti contro i quali le società italiane di bioscienze devono tutelarsi.

In cima alla lista si pone la copertura più appropriata per la responsabilità di prodotto e le sperimentazioni cliniche.

Per le società italiane di bioscienze con attività in diversi Paesi, un programma globale di responsabilità civile che copra anche le sperimentazioni cliniche può offrire preziosi vantaggi, tra cui l’ottimizzazione dei costi; la garanzia di una copertura omogenea; la conformità alle leggi e alle normative nazionali; la possibilità di fornire un controllo centralizzato sulla gestione dei sinistri.

I furti della merce trasportata sono un altro rischio noto, seppure difficile da gestire.

Al giorno d'oggi i prodotti farmaceutici sono un obiettivo particolarmente allettante per i "banditi" europei: i farmaci, infatti, sono di piccole dimensioni, di valore e solitamente facili da rivendere. Attualmente, i furti di merce sono considerati la minaccia numero uno per le aziende farmaceutiche europee.

Tuttavia, le società possono adottare una serie di misure concrete per ridurre al minimo e attenuare tali rischi, e gli assicuratori di merci più esperti e gli specialisti di risk engineering possono affiancarli nella pianificazione di strategie volte a scongiurare tali minacce.

Le nuove tecnologie e strategie, infatti, offrono importanti potenzialità per affrontare molti dei problemi cui devono far fronte le società di bioscienze, che si tratti di costi, normative o difficoltà operative. Il panorama dei rischi continua a evolversi costantemente: alcuni si riducono, mentre altri fanno la loro comparsa. Gli assicuratori, dunque, devono stare al passo con i nuovi sviluppi e le tendenze nel settore e operare in stretta sinergia con le società di bioscienze per mettere a punto soluzioni idonee per la gestione e la mitigazione dei rischi emergenti.

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