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Fusioni e acquisizioni: non dimentichiamo l'ambiente
December 18, 2020
di Aur茅lie Fallon Saint-Lo & Charles Gaudefroy de Mombynes
Aur茅lie Fallon Saint-Lo, Underwriting Manager, Environment, France & Benelux, e Charles Gaudefroy de Mombynes, Underwriting Manager, M&A
Gli analisti prevedono per il 2021 una ripresa delle operazioni di M&A in tutto il mondo. A causa della pandemia globale di COVID-19, tali attività hanno infatti subito un rallentamento nel primo semestre 2020. Dopo un inizio d'anno positivo, che secondo un'analisi di Barclays ha visto in Europa un volume di accordi per circa 171 miliardi di sterline, paragonabile allo stesso periodo del 2019, il numero di operazioni ha subito un drastico calo, riflettendo l'incertezza sulle conseguenze della pandemia di COVID-19. Il volume di accordi è risultato il più basso in 23 anni.
Ma gli esperti prevedono che questo rallentamento sarà di breve durata e si attendono una ripresa entro la metà del 2021. In un recente sondaggio condotto da EY, il 56% dei manager in tutto il mondo ha dichiarato di voler intraprendere operazioni di fusione e acquisizione nei prossimi 12 mesi. La banca d'affari Goldman Sachs ha sottolineato che molte transazioni in programma per il primo semestre di quest'anno non sono state annullate del tutto, ma solo sospese. Inoltre, come rilevano gli esperti, potrebbero essere portate a termine alcune operazioni di minore entità, dal momento che certe realtà in sofferenza per la pandemia e i suoi effetti a catena sono diventate oggetto di investimento.
Con la graduale ripresa dell'interesse per fusioni e acquisizioni, i Risk manager saranno interessati a partecipare al processo. Simili transazioni possono infatti comportare molteplici rischi, e le compagnie assicurative internazionali, offrono coperture su misura che consentono di trasferirli. Tali coperture possono includere, tra l'altro, la warranty & indemnity, la copertura per responsabilità fiscale e, tra le altre, la contingent/litigation liability insurance.
Un ulteriore ambito che i Risk manager monitorano con attenzione nel contesto delle operazioni di fusione e acquisizione è la responsabilità per danni ambientali.
Rischi ambientali
Da diversi anni, i rischi ambientali rivestono un ruolo sempre più importante nei registri dei rischi delle imprese, e pertanto è fondamentale prenderli in esame prima di concludere una fusione o un'acquisizione. Tuttavia, non sempre sono il primo pensiero dei professionisti coinvolti nella negoziazione. È per questo che i Risk manager svolgono un ruolo importante, assicurandosi che tali rischi vengano presi in considerazione e, se necessario, trasferiti.
Le normative ambientali francesi e, più in generale, quelle di tutta Europa impongono alle aziende di sostenere le spese di risanamento in caso di inquinamento o danno ambientale. La direttiva UE sulla responsabilità ambientale sancisce il principio "chi inquina paga", che impone ai responsabili di porre rimedio ai danni ambientali provocati. Nella legislazione francese, questo principio è espresso come segue: “Ciascuno sarà tenuto, nelle condizioni previste dalla legge, a contribuire al risarcimento di qualsiasi danno che possa aver arrecato all'ambiente”.
Pertanto, quando le aziende acquisiscono o si fondono con altre, esistono considerazioni legali in merito alla responsabilità ambientale. Ai sensi della legge francese, la responsabilità ambientale viene trasferita in caso di acquisto di beni se l'acquirente ha il permesso di svolgere “attività classificate per la tutela dell'ambiente”. Ciò significa che, se l'acquirente è autorizzato a svolgere attività che possono avere un impatto sull'ambiente, può essere ritenuto responsabile per l'inquinamento sia recente che storico, a meno che sia possibile rintracciare il precedente operatore del sito.
Esistono diversi fattori di rischio ambientale che i gestori del rischio considerano quando la loro azienda è coinvolta in un'operazione di fusione e acquisizione. Anche se un'azienda, nel valutare l'acquisto di un sito che potrebbe implicare inquinamento storico, intraprenderà una due diligence ambientale, tale due diligence potrebbe, per esempio, essere limitata dal tempo e dalle risorse. Inoltre, eventuali modifiche a normative e leggi potrebbero alterare il panorama della responsabilità dopo l'esecuzione della transazione. In certi casi, negli anni successivi alla transazione potrebbe essere difficile rintracciare il venditore responsabile dell'inquinamento. E anche laddove sia rintracciabile, potrebbe non avere più le risorse economiche necessarie per soddisfare eventuali richieste, in particolare se la vendita è stata portata a termine in condizioni di sofferenza finanziaria.
Le polizze per responsabilità civile per danni ambientali (EIL) possono fornire sia agli acquirenti che ai venditori una copertura per le responsabilità normative e di terzi derivanti dall'inquinamento storico. Le durate delle polizze sono lunghe, fino a 10 anni, e riflettono la possibilità che richieste di risarcimento possano emergere entro quel dato periodo di tempo.
Le nostre polizze EIL per operazioni di acquisizione e fusione possono includere la copertura dei costi di risanamento a norma di legge, le perdite subite da terzi, incluse le perdite conseguenti e la diminuzione del valore dei beni di terzi, le responsabilità interne ed esterne al sito, l'inquinamento improvviso e accidentale e i rilasci graduali. Gli assicuratori sono inoltre in grado di programmare contratti, come il contratto di compravendita, e di contemplare i finanziatori tra i soggetti assicurati.
Possiamo inoltre rendere il finanziatore il primo assicurato in caso di inadempienza del primo assicurato originario.
Una certa tranquillità
Le operazioni di fusione e acquisizione possono essere dinamiche e veloci, e spesso la due diligence ambientale passa in secondo piano; per i venditori, la due diligence può essere costosa e richiedere molto tempo e quindi non sempre ritengono che sia nel loro interesse.
Ma anche se una società sta acquisendo un'impresa del suo stesso settore, deve essere cauta circa i potenziali rischi connessi alla responsabilità ambientale. Le aziende che acquisiscono altre società non possono semplicemente presumere che la polizza esistente coprirà qualsiasi inquinamento storico.
È dunque importante che i Risk manager partecipino nel proceso di valutazione di fusioni e acquisizioni, per sollevare, ove possibile, tali questioni e collaborare con broker e underwriter per garantire una copertura in caso di necessità. Guardando al futuro, invitiamo i clienti e i loro broker a essere consapevoli dei potenziali rischi di responsabilità ambientale insiti in tali operazioni. La copertura EIL non può eliminare questi rischi, ma nelle operazioni di fusione e acquisizione può contribuire a offrire un certo livello di tranquillità sia agli acquirenti che ai venditori.
Nota Legale
Le coperture assicurative cui tale articolo si riferisce sono prestate da XL 色多多视频 Company SE, Rappresentanza Generale per l'Italia (XLICSE).
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